martedì 31 dicembre 2019

Cin Cin!

È così è arrivato il tuo ultimo giorno, caro 2019. E con esso tanti ricordi e inevitabili bilanci.
Sicuramente sei stato un anno di grande sacrificio : di studio matto e forsennato prima e di troppa lontananza dalla mia famiglia dopo. Ma sei stato anche l'anno in cui sono giunte le soddisfazioni e  la realizzazione personale che attendevo da troppo tempo, da quando, con lo zaino carico di sogni e di speranze, varcavo per la prima volta la soglia del mio ateneo. 
Sei stato un anno di viaggi: di traversate sui bus da un capo all'altro dell'Italia a caccia di speranza e di innumerevoli treni e aerei low cost presi al volo per poter tornare da mio figlio anche solo per poche ore.
Sei stato un anno di consapevolezza, nel quale ho preso atto del volto silenzioso dell'invidia, a dimostrazione che non sempre le persone che reputi vicine riescono a gioire del tuo successo se non le coinvolge, ma anche un anno di sorprese inaspettate, dai messaggi di apprezzamento e di stima da parte di chi proprio non ti aspetti, alla riscoperta di vecchie amicizie in giro per il mondo che hanno abbattuto i fusi orari per non farti mancare il proprio sostegno e incoraggiamento.
È stato un anno di nuovi contatti, di ritorno ad una vita sociale dopo tre anni di vita appartata da mamma, di nuove promettenti e insperate amicizie.
È stato un anno di albe a rigirarmi nel letto in cerca di un abbraccio familiare che non poteva arrivare, di struggenti tramonti su orizzonti diversi da quelli conosciuti finora, di silenzi assordanti in una nuova casa e di piccoli gesti d'affetto da parte di chi, fino a ieri, era solo uno sconosciuto. 
È stato un anno impegnativo, che ha messo a dura prova non solo per me, ma anche  la mia famiglia, mio figlio, mio marito, i miei genitori: tutti loro si sono spesi tantissimo per incoraggiarmi, sostenermi e infondermi serenità. È stato un anno di svolta, nel quale mi sono presa una rivincita dopo tante insoddisfazioni e delusioni professionali. Della quale, e lo dico con grandissimo orgoglio, non devo ringraziare NESSUNO, se non il Signore, la mia famiglia e me stessa, per averci provato, creduto e faticato tanto per conquistare ciò che ho.
Tra poche ore un nuovo anno comincerà e io voglio augurarmi di poterlo affrontare con una nuova serenità. Per raggiungerla non mi servono tante cose, solo la possibilità di poter dare ogni sera il bacio della buonanotte al mio bambino.
Buona fine e soprattutto buon inizio a chi passa di qua 🥂🍾

Calza Candy Cane Santa


Correva l'anno 2015, io avevo appena scoperto di aspettare un bambino e tra una nausea e l'altra mi accingevo a mettere quelle che - non lo sapevo ancora - sarebbero state le ultime crocette alla mia calza Dimensions Candy cane Santa.

http://tuttelemiexxx.blogspot.com/2015/11/candy-cane-santa-caramelle-bonbons.html

Dal Dicembre di quell'anno, infatti, questa bellissima tela è stata ripiegata e abbandonata nella borsa dei lavori, per lasciare spazio al corredino prima e a tutte le appaganti incombenze che una maternità comporta poi. Ogni tanto mi capitava di scorgerla nell'armadio, di sbirciarvi e di rimetterla subito dentro, pensando che in quel momento davvero non avevo la pazienza, la testa e il tempo di dedicarmi ad un lavoro così impegativo.
Tutto questo fino al mese scorso.
A Novembre, nella mia città adottiva, Livorno, era arrivato l'autunno, con le sue mareggiate e i venti di Libeccio. E così, per evitare che la mia mente indugiasse troppo su angoscianti pensieri, ho riaperto quella borsa, che, previdentemente, avevo portato con me lo scorso luglio.
Non vi nego che è stato difficile riprendere a ricamare dopo tanto tempo (quasi due anni) e soprattutto riprendere con uno schema così complicato. Eppure, serata dopo serata, finalmente esco fuori dall'empasse e riesco ad aggiungere un nuovo significativo tassello a questo ricamo:



Da quel punto in poi è stato tutto in discesa: l'entusiasmo di averlo ripreso in mano  e la speranza di terminarlo in tempo per Natale hanno fatto il resto e giocato a mio favore. 
E così, a metà Dicembre avevo finalmente terminato la mia Candy Cane Santa. E posso affermare che è uno degli schemi più belli che abbia mai ricamato, anche se rispetto allo schema originale ho apportato alcune modifiche: dopo aver ricamato la ghirlanda in alto col mezzo punto, così come richiesto, ho poi optato di proseguire col solo punto croce: era la mia prima esperienza col mezzo punto, ma il retro era davvero inguardabile. Inoltre non mi convincevano molto i punti realizzati con un numero diverso di fili. Della scelta non mi sono pentita affatto: così è molto più nelle mie corde.


Infine, nei giorni scorsi, tornata a casa dalla mia famiglia, ho trovato il tempo di confezionarla con il feltro in dotazione e il cordoncino in lana per appenderla. Cucita tutta rigorosamente a mano, causa macchina per cucire fuori uso.

Adesso me la riguardo con orgoglio, in attesa che la Befana la riempia con qualcosa all'altezza del contenitore e mi fa sorridere che all'epoca in cui la iniziai, per prima cosa, ricamai il mio nome: allora non ero ancora mamma, altrimenti di sicuro non sarebbe stato il mio il nome ricamato.
Ma oltre a farmi sorridere, questo mi fornisce uno stimolo nuovo: quello di realizzare un'altra calza per mio figlio e, perché no, anche per mio marito.
Sono folle? Forse... intanto l'ordine a Casa Cenina l'ho già fatto.
E adesso non resta che brindare: a questo bel finale e ai nuovi inizi! Cin cin a tutti!

lunedì 30 dicembre 2019

Casetta di pan di zenzero


Non so voi, ma io adoro il gingerbread 💗Ogni anno, in questo periodo, sforno i biscottini che poi mi diverto a decorare con glasse colorate. Quest'anno, tra i regali di Natale, il mio bimbo ha ricevuto, da due zie molto speciali, la casetta di pan di zenzero Ikea:biscotti pretagliati pronti per essere assemblati e glassati.

https://www.ikea.com/it/it/p/vintersaga-casetta-di-biscotto-40374295/

E oggi, mentre fuori imperversava una bufera di vento e neve, io e Francesco ci siamo divertiti da matti a montarla (credo più io che lui!). Abbiamo prima preparato la ghiaccia reale con albume, zucchero a velo e poche gocce di succo di limone e poi abbiamo decorato i vari pezzi con confettini colorati e qualche mandorla.



Una volta lasciate asciugare per bene le decorazioni, abbiamo assemblato la casetta utilizzando la glassa avanzata come colla. Francesco, una volta completata si è subito complimentato: "Mamma, questa è la casetta di Hansel e Gretel, e tu sei la strega!" 🙈🙈🙈


Però è venuta davvero carina e coccolosa. Ed è stato meno complicata del previsto: il segreto è trovare la giusta consistenza della ghiaccia: non troppo liquida ma nemmeno troppo dura: deve risultare scorrevole da stendere con la sac à poche ma ben ferma. Per quanto tiguarda il sapore... beh non credo mio figlio ce la lascerà mai asseggiare! Ma non importa: è stata una bella mattinata! 

domenica 29 dicembre 2019

Buone feste

Torno qui sul blog dopo più di due anni. Da allora tante cose sono cambiate nella mia vita. Eppure, riaprire questa porta rimasta socchiusa è stata una carezza per l'anima: qui tutto è rimasto immobile, intatto come lo avevo lasciato.
Ho rivisto miei vecchi post, blog di vecchie amiche, foto di lavori in corso e mi sono rimproverata di aver lasciato passare nel silenzio mesi e poi anni. In realtà, a pensarci bene, non avrei potuto fare molto per questo angolo virtuale di pace: la mia vita è stata scombussolata da un bel pò di cambiamenti, alcuni inevitabili, altri fortemente voluti e conquistati con tanta fatica.
Magari un giorno ve ne parlerò, per ora vi basti sapere che sono tornata. Perchè ho ancora qualcosa da raccontare. Perché ho ancora voglia di confrontarmi con voi. Perché, per quel che i miei nuovi impegni mi permetteranno, voglio riprendere a ricamare.
Anzi, la vera notizia è che in realtà ho già ripreso a farlo! Terminando un ufo rimasto nel cassetto per quasi quattro anni! Ma questa è storia di un altro post...
Intanto godiamoci queste feste, il calore della casa e della famiglia, il profumo dei dolci della tradizione, qualche crocetta al calduccio sotto il plaid mentre fuori piove e tuo figlio ti concede il lusso di una piccola pennichella tra un raffreddore e un aerosol...