martedì 31 dicembre 2019

Calza Candy Cane Santa


Correva l'anno 2015, io avevo appena scoperto di aspettare un bambino e tra una nausea e l'altra mi accingevo a mettere quelle che - non lo sapevo ancora - sarebbero state le ultime crocette alla mia calza Dimensions Candy cane Santa.

http://tuttelemiexxx.blogspot.com/2015/11/candy-cane-santa-caramelle-bonbons.html

Dal Dicembre di quell'anno, infatti, questa bellissima tela è stata ripiegata e abbandonata nella borsa dei lavori, per lasciare spazio al corredino prima e a tutte le appaganti incombenze che una maternità comporta poi. Ogni tanto mi capitava di scorgerla nell'armadio, di sbirciarvi e di rimetterla subito dentro, pensando che in quel momento davvero non avevo la pazienza, la testa e il tempo di dedicarmi ad un lavoro così impegativo.
Tutto questo fino al mese scorso.
A Novembre, nella mia città adottiva, Livorno, era arrivato l'autunno, con le sue mareggiate e i venti di Libeccio. E così, per evitare che la mia mente indugiasse troppo su angoscianti pensieri, ho riaperto quella borsa, che, previdentemente, avevo portato con me lo scorso luglio.
Non vi nego che è stato difficile riprendere a ricamare dopo tanto tempo (quasi due anni) e soprattutto riprendere con uno schema così complicato. Eppure, serata dopo serata, finalmente esco fuori dall'empasse e riesco ad aggiungere un nuovo significativo tassello a questo ricamo:



Da quel punto in poi è stato tutto in discesa: l'entusiasmo di averlo ripreso in mano  e la speranza di terminarlo in tempo per Natale hanno fatto il resto e giocato a mio favore. 
E così, a metà Dicembre avevo finalmente terminato la mia Candy Cane Santa. E posso affermare che è uno degli schemi più belli che abbia mai ricamato, anche se rispetto allo schema originale ho apportato alcune modifiche: dopo aver ricamato la ghirlanda in alto col mezzo punto, così come richiesto, ho poi optato di proseguire col solo punto croce: era la mia prima esperienza col mezzo punto, ma il retro era davvero inguardabile. Inoltre non mi convincevano molto i punti realizzati con un numero diverso di fili. Della scelta non mi sono pentita affatto: così è molto più nelle mie corde.


Infine, nei giorni scorsi, tornata a casa dalla mia famiglia, ho trovato il tempo di confezionarla con il feltro in dotazione e il cordoncino in lana per appenderla. Cucita tutta rigorosamente a mano, causa macchina per cucire fuori uso.

Adesso me la riguardo con orgoglio, in attesa che la Befana la riempia con qualcosa all'altezza del contenitore e mi fa sorridere che all'epoca in cui la iniziai, per prima cosa, ricamai il mio nome: allora non ero ancora mamma, altrimenti di sicuro non sarebbe stato il mio il nome ricamato.
Ma oltre a farmi sorridere, questo mi fornisce uno stimolo nuovo: quello di realizzare un'altra calza per mio figlio e, perché no, anche per mio marito.
Sono folle? Forse... intanto l'ordine a Casa Cenina l'ho già fatto.
E adesso non resta che brindare: a questo bel finale e ai nuovi inizi! Cin cin a tutti!

6 commenti:

  1. Complimenti !
    In bellissimo lavoro hai ripreso alla grande,un ricamo davvero bello e molto impegnativo con tanti cambi di colore .

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    1. L'impegno è pari alla soddisfazione, grazie mille!

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  2. Bellissima e molto impegnativa questa calza, complimenti!!

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    1. Eì vero è impegnativa, ma arrivare a terminarla dà davvero soddisfazione! Grazie per il tuo commento!

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  3. La calza è venuta splendida, sono certa che verrà riempita anche per cosine per tuo figlio!!!
    Barbara

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    1. Grazie, in realtà a differenza di quella di mio figlio e di mio marito è stata l'unica a non essere stata riempita per benino dalla Befana... Dici che sarò stata monella?!?

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